È prezioso il contributo della prof.ssa Patricia Froes per lo sviluppo della fisioterapia dermatofunzionale in Italia ed è stata una sfida avvincente la nascita di AIFIDER – Associazione Italiana di Fisioterapia Dermatofunzionale, Estetica e Riparativa (www.aifider.it) cha ha per scopo quello di contribuire allo sviluppo tecnico e scientifico della fisioterapia dermatofunzionale nei suoi vari settori, di diffonderne la conoscenza, di tutelarne il prestigio e gli interessi, nonché di svolgere attività di aggiornamento professionale, di formazione permanente nei confronti degli associati con programmi annuali di attività formativa ECM, di elaborazione di linee guida terapeutiche, di promozione di trials di studio, collaborando con il Ministero della Salute ed eventuali altri organismi e istituzioni sanitarie pubbliche e private.
L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) definisce la salute come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplice assenza di malattia’’. Questo principio include l’idea che la salute è costituita dalla sinergia tra benessere fisico, mentale e sociale e di conseguenza, gli inestetismi e le patologie estetiche, sono diventati sempre più impattanti sulla societá e dal punto di vista terapeutico nelle diverse aeree della medicina clinica e chirurgica.
Applicazione
Le patologie estetiche comportano spesso l’istaurarsi di molteplici condizioni di malessere diffuso che alterano l’equilibrio psicofisico e influiscono significativamente sulla qualitá della vita collettiva ed individuale.
Diventa sempre piú importante, così, l’approccio di fisioterapia dermatofunzionale: una branca della fisioterapia clinica specialistica dove il fisioterapista si prende cura di pazienti con patologie e disfunzioni del sistema tegumentario, tra i principali apparati del nostro corpo. Basti pensare che lo ricopre per intero.
L’obiettivo è quello di favorire il ripristino e il miglioramento di condizioni estetiche, che influenzano direttamente l’autostima della persona e, di conseguenza, la sua qualità della vita. In Italia, i dati, affermano sempre di più il ricorso ad interventi di chirurgia plastica ed estetica e l’Italia è tra le prime nazioni al mondo per numero di interventi di chirurgia plastica (www.SICPRE.it) e, secondo i dati ISAPS (www.ISAPS.IT), l’Italia è nei primi posti al mondo per procedure estetiche non chirurgiche.
L’alterazione della pelle causata dal processo fisiologico dell’invecchiamento può scatenare fattori che possono essere associati a patologie del derma come:
Pertanto sono diversi i campi di applicazione della fisioterapia dermatofunzionale:
La fisioterapia dermatofunzionale è un’area della fisioterapia clinica abbastanza recente; nei primi anni ’90 i fisioterapisti dermatofunzionali venivano erroneamente collocati nel campo d’azione della fisioterapia estetica, termine inappropriato che non rendeva giustizia all’intera sfera delle attività di questa complessa specialità della fisioterapia. La fisioterapia dermatofunzionale abbraccia tutte le disfunzioni del sistema tegumentario, malattie endocrine, metaboliche, vascolari e non soltanto alterazioni di natura estetiche.
Dopo molti anni, il Coffito (Consiglio federale brasilianodi fisioterapia e terapia occupazionale www.coffito.br) ha riconosciuto la fisioterapia dermatofunzionale come percorso di specializzazione post laurea della durata di 1 anno. Ricordando che la laurea in fisioterapia in Brasile ha durata quadriennale. In Brasile sono presenti circa 200.000 fisioterapisti e circa 100 corsi post laurea in fisioterapia dermatofunzionale. Questo campo d’azione della fisioterapia clinica specialistica è stato riconosciuto nelle linee guida e nel manuale di buone pratiche in fisioterapia dell’APTA , 2001(www.apta.org) alla sezione Integumentary Patterns linee guida del fisioterapista sul derma.
La fisioterapia dermatofunzionale ad oggi è molto conosciuta e praticata in tutta l’America Latina con notevoli esperienze cliniche e consolidata letteratura scientifica. In Europa vi è una presenza in Portogallo, in Spagna ed in Svizzera. Negli ultimi periodi anche la Germania e la Francia iniziano a guardare con attenzione al succitato processo.
In Italia, questa branca della fisioterapia, grazie soprattutto all’opera della professoressa Patricia Froes Meyer e del Prof. Felice Picariello, suo unico riferimento in Italia, inizia ad avere una notevole diffusione ed un considerevole successo. Anche le università iniziano a guardare con molta attenzione il fenomeno e si sta lavorando affinché nel corso di laurea in fisioterapia presso le facoltà di medicina e chirurgia vengano inseriti insegnamenti teorici di dermatologia e di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica e avviati tirocini professionalizzanti di fisioterapia dermatofunzionale e riparativa.
Nella pratica quotidiana clinica il fisioterapista dermatofunzionale deve avere a disposizione una cartella specifica da compilare durante la valutazione del paziente. La valutazione è finalizzata all’analisi posturale ed all’osservazione tecnico specifica del derma tramite test clinici dedicati e particolari tecnologie per l’osservazione del derma. Il protocollo riabilitativo viene effettuato sulla base di una diagnosi medico chirurgica. Dermatologo, medico estetico, chirurgo plastico, flebologo, chirurgo vascolare, oncologo ect.
L’utilizzo di agenti fisici viene praticato in base a specifiche e particolari conoscenze, un esempio è il comportamento della proteina dello shock termico HSP47 (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed) e la produzione del neo-collagene da parte dei fibroblasti. In base alla diagnosi medica il fisioterapista deciderà di somministrare terapia fisica ben considerando il dosaggio di energia e di temperatura.
Particolare attenzione del mondo applicativo della terapia dermatofunzionale è data alla panniculopatia edemato fibro sclerotica (www.Patriciafroes.com.br SEZIONE Pubblicazioni), erroneamente chiamata CELLULITE. La PEFS è una delle patologie maggiormente note e di riscontro clinico nel campo di trattamento dermatofunzionale.
In conclusione, è fondamentale ribadire l’importanza del trattare e curare, secondo protocolli scientifici e linee guida, patologie estetiche, ovvero patologie a carico del derma, che in Italia finora spesso sono state concepite banalmente come inestetismi cutanei.
Il ruolo della fisioterapia dermatofunzionale
Negli ultimi anni la chirurgia plastica ed estetica ha fatto passi da gigante in Italia, con un netto miglioramento delle tecniche chirurgiche, probabilmente frutto dell’aumento della domanda chirurgica. Soltanto oggi, in Italia, si sta comprendendo l'importanza del dottore fisioterapista in questo ambito.
La figura del fisioterapista specializzato in fisioterapia dermatofunzionale risulta molto utile anche nella:
Di solito, per ottenere un eccellente risultato chirurgico, si programma una pianificazione chirurgica con l'integrazione di un team multidisciplinare che vede la collaborazione tra il chirurgo plastico, il medico estetico, il chirurgo vascolare, il flebologo, il medico oncologo, il nutrizionista e il fisioterapista dermatofunzionale.
La valutazione dermatofunzionale da parte del fisioterapista acquista un’importanza strategica nella buona riuscita dell'intervento chirurgico, creando anche una notevole empatia con il paziente, tranquillizzandolo sugli esiti dell'intervento ed aiutandolo ad affrontare l’intervento nel migliore dei modi.
Di solito, da parte del chirurgo di riferimento, vi è l'indicazione di:
Il fisioterapista dermatofunzionale è fondamentale nel postoperatorio poiché programma la somministrazione di terapia fisica, decidendone il dosaggio, il tipo di tecnologia e ragionando, col chirurgo, sul protocollo migliore da praticare.
Analizza, inoltre, gli aspetti del derma ed i suoi elementi più importanti:
L'importanza del fisioterapista dermatofunzionale nel post-chirurgia plastica estetica e ricostruttiva
Di seguito i maggiori interventi di chirurgia plastica richiesti in Italia che si colloca tra i primi posti nel mondo per richieste di chirurgia plastica. Dati Sicpre Societa Italiana di chirurgia plastica
Aspetti specifici nel pre e post-operatorio
Liposuzione
Attualmente è uno degli interventi di chirurgia plastica più richiesti.
La valutazione dermatofunzionale, nel preoperatorio, è di fondamentale importanza. Vengono analizzati gli aspetti clinici e le condizioni del derma, con la presenza di flaccidità e/o ipotono muscolare. Durante un periodo di 40/30 giorni pre-intervento, il fisioterapista attua un protocollo riabilitativo utile ad un protocollo riabilitativo utile ad un adattamento del tessuto cutaneo, attraverso manovre di:
Nel caso di liposuzione in addome, deve essere preso in considerazione anche lo status dei muscoli addominali, della regione sopra-addominale, eventualente trattandoli prima dell'intervento chirurgico, con sessioni di ginnastica ipopressiva o con test di rinforzo specifici. Nel postoperatorio le complicanze variano in base al volume di tessuto prelevato.
Il fisioterapista dermato funzionale interviene nel periodo che va dalle 72 ore ai 15 giorni post intervento. Il lavoro fisioterapico è molto importante per la prevenzione di possibili fibrosi/retrazioni del tessuto.
Si consiglia l'utilizzo degli ultrasuoni 3 MHZ, continuo, per:
In caso di innesto di grasso, la manipolazione è controindicata, potrebbe portare ad un malassorbimento del tessuto da parte dell'organismo.
Mastoplastica
Il lavoro del fisioterapista dermatofunzionale nel post-chirurgico per ottenere:
È compito del fisioterapista, nel caso in cui il paziente rifiuti le procedure manuali del terapista a causa di una iperestesia dolorosa, stabilire un protocollo terapeutico con l’utilizzo di elettromedicali sulla base di evidenze e conoscenze specifiche.
Cicatrice chirurgica
La cicatrice chirurgica è un altro aspetto da non sottovalutare per la buona riuscita dell'intervento chirurgico. Il compito del fisioterapista è solamente quello di valutare il lembo chirurgico e/o cicatrice, attraverso il controllo dell'edema, lo studio delle proprietà metaboliche ed elastiche del derma e mobilizzarla secondo le proprie conoscenze.
Molto utile risulta essere l'utilizzo dell'ecografia in ambito dermatofunzionale, soprattutto per studiare l'aumento effettivo delle fibre collagene e valutare le cicatrici. Ultimamente, anche in Italia, si sta affermando la pratica ecografica per finalità valutative in ambito dermatofunzionale.
Rinoplastica
La terapia richiesta è successiva all'intervento, con l'obiettivo di controllare l'edema. Si interviene dal 5° al 7° giorno post-intervento, con manovre di drenaggio e scorrimento della regione peri-orbicolare.
Lifting del viso
L’approccio fisioterapico nel preoperatorio è utile per mantenere, tramite tecniche fasciali, il sistema muscolare aponeurotico superficiale ed il metabolismo cutaneo; nel post-operatorio si ha invece il controllo dell'edema e di eventuali cicatrici e/o cheloidi.
Un ulteriore indicazione terapeutica dermatofunzionale, per tali condizioni, la si riscontra nei lifting non chirurgici con innovative tecniche non invasive manuali e biomedicali.
In conclusione, si puó vivamente sostenere, che il ruolo del fisioterapista dermatofunzionale sta trovando negli ultimi anni sempre piú spazio nelle equipe multidisciplinari ed in autonomia. Si registra, cosí, una notevole richiesta ed un aumento della domanda professionale in tale ambito.
Dott. Felice Picariello - diploma internazionale di Fisiotetapia Dermatofunzionale, ricercatore IRG-Brasile,
Responsabile Patricia Froes Institute-Italia.
Vuoi conoscere il corso di Fisioterapia Dermatofunzionale più vicino a te? Scopri il percorso completo in Fisioterapia Dermatofunzionale ⇒ CLICCA QUI