TRADURRE LE NEUROSCIENZE IN PRATICA CLINICA: VALUTAZIONE E GESTIONE DELLA PERSONA CON DOLORE PERSISTENTE

Obiettivi formativi:

Al termine di questo corso, gli studenti saranno in grado di:

• Applicare linee guida basate sull'evidenza per la gestione del dolore cronico nella pratica clinica;
• Implementare una valutazione biopsicosociale approfondita per i pazienti con dolore cronico;
• Educare il paziente affetto da dolore cronico tramite la Neuroscienza del Dolore;
• Elaborare un programma di terapia efficace per ridurre il dolore che affligge il paziente e che tenga in considerazione gli aspetti cognitivi/affettivi/emotivi dell'esperienza del dolore.

Contenuti:

Prove crescenti supportano il ruolo cardine dei fisioterapisti nel trattamento del dolore cronico. I fisioterapisti possiedono la combinazione di competenze necessarie per gestire contemporaneamente l'aspetto mentale, fisico e neurologico del paziente con dolore cronico. Eppure, i fisioterapisti spesso non sono consapevoli della loro capacità di trattare pazienti complessi con dolore cronico. Pertanto, il corso mira ad insegnare loro come applicare le linee guida basate sull'evidenza per la gestione del dolore cronico.

Il dolore cronico rappresenta un problema biopsicosociale, con alterazioni disadattive della mente, corpo e del cervello. L'educazione, esercizi attivi e gli interventi sulle attività del paziente sono trattamenti efficaci per vari disturbi in ambito del dolore cronico, tra cui fibromialgia, dolore cervicogenico cronico , artrosi, artrite reumatoide e lombalgia cronica. Sebbene i benefici clinici della fisioterapia in queste popolazioni siano ben consolidati (ovvero basati sull'evidenza), i medici faticano ad applicare le evidenze nella pratica quotidiana.

Uno dei motivi per cui i medici incontrano difficoltà nell'applicare tali evidenze nella pratica clinica è che non sono consapevoli della loro capacità di distinguere tra i vari tipi di dolore. In effetti, un prerequisito per fornire un trattamento appropriato è classificare i pazienti con dolore in classi: dolore nocicettivo, neuropatico o sensibilizzazione centrale. I partecipanti al corso impareranno come i fisioterapisti possano classificare i loro pazienti con dolore senza fare affidamento su esami costosi o complessi. Impareranno a utilizzare un algoritmo clinico per differenziare il dolore nocicettivo da quello neuropatico e da sensibilizzazione centrale nella pratica quotidiana. Inoltre, i partecipanti al corso impareranno come eseguire una valutazione biopsicosociale approfondita dei pazienti con dolore cronico in modo che possano valutare i fattori scatenanti e che contribuiscono al sintomo doloroso. Ciò consentirà loro di fornire un piano terapeutico su misura, mirando a mente, corpo e cervello.

A livello mentale, la riduzione delle idee sbagliate sul dolore del paziente, in particolare le convinzioni catastrofiche del dolore e di evitamento della paura, nonché l'aumento delle convinzioni di autoefficacia del dolore, sono considerati fattori chiave per l'esito positivo dei programmi di terapia fisica per il dolore cronico.

Tali fattori cognitivi disadattativi sono in genere affrontati in programmi di terapia fisica completi che includono, non solo l'esercizio, ma anche l'educazione alla Neuroscienza del Dolore, la gestione dello stress e l'autogestione delle attività.

A livello cerebrale, è fondamentale considerare il concetto di meccanismo del dolore, includendo aspetti come la sensibilizzazione centrale e l'analgesia endogena disfunzionale in risposta all'esercizio, come osservato in alcune popolazioni con dolore cronico. Quindi, in pazienti con sensibilizzazione centrale, risulta logico puntare le terapie al SNC, piuttosto che alle articolazioni, muscoli o al sistema cardiovascolare. Più precisamente, le moderne neuroscienze del dolore richiedono strategie di trattamento volte a diminuire la sensibilità del SNC. Un numero crescente di studi supporta l'uso di interventi riabilitativi come l'aumento graduale delle attività fisiche e l'utilizzo di esercizi attivi, come terapie desensibilizzanti per i pazienti con dolore cronico.

Oltre ai cambiamenti disadattivi a livello della mente e del cervello, molti pazienti con dolore cronico mostrano disfunzioni corporee come, ad esempio, un controllo neuromuscolare alterato o danni articolari. I partecipanti al corso impareranno come affrontare tali disfunzioni all'interno di un approccio biopsicosociale più ampio per la gestione del dolore cronico.

I fisioterapisti possiedono la combinazione di competenze necessarie per prendere di mira contemporaneamente mente, corpo e cervello del paziente con dolore cronico. Un prerequisito per fornire un trattamento appropriato è classificare i pazienti con dolore in: dolore nocicettivo, neuropatico o da sensibilizzazionecentrale. Una volta che i pazienti con dolore cronico sono stati correttamente classificati, e sono noti gli aspetti biopsicosociali coinvolti che contribuiscono al problema, la fisioterapia può includere interventi come la consulenza, l'autogestione delle attività ed un programma graduato di esercizi adattato alle preferenze, ai bisogni, alle credenze sul dolore, disfunzioni muscoloscheletriche e del sistema nervoso centrale del paziente. È necessaria un'ampia visione biopsicosociale per applicare una fisioterapia efficace per i pazienti con dolore cronico e questa può essere fornita nell'assistenza primaria, secondaria o terziaria. Tale visione si può applicare ai fisioterapisti che lavorano in diversi campi: del dolore muscoloscheletrico, neurologia, pediatria, medicina interna e geriatria.